Yoko Ono. Libri

Cari viaggialettori, ormai lo sapete, ogni volta che faccio un viaggio lascio un libro in giro per voi con dentro delle istruzioni per giocare. Follow The Books sta per compiere il primo anno di vita e tra poco ci saranno grandi novità in arrivo. Nel frattempo mi sono giocata una special edition del gioco #followthebooks. La protagonista è Yoko Ono. Libri su di lei ne abbiamo? Ma certo! E il gioco dei libri in viaggio stavolta ha una missione speciale. Ve la racconto.

Yoko Ono. Libri in viaggio con #followthebooks

Solitamente il gioco dei libri in viaggio ha regole ben precise: io lascio gli indizi sui social e sul luogo, vi dico che libro cercare, ci scrivo dentro le istruzioni e aspetto di sapere se lo avete trovato. Stavolta però le cose sono andate diversamente. Un po’ perché non era previsto il viaggio, un po’ perché ero immersa e concentrata nei preparativi per organizzare il secondo anno insieme.

Ma tramite i sondaggi nelle storie di Instagram (che chiaramente non ho salvato per poterle incollare qui perché sono social ma non troppo) avete votato per un ultimo giro totally random del gioco dei libri in viaggio, e questo mi è piaciuto molto perché il libro che avevo scelto di lasciare in treno era Yoko Ono, Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio. 

Yoko Ono. Libri

Yoko Ono. Libri da far girare

Se avete letto la mia recensione (se non l’avete letta la trovate più giù) saprete che ho apprezzato tantissimo la lettura di questo testo di Matteo B. Bianchi edito da Add editore.
Si tratta di un libro che racconta la vita e la carriera della donna forse più odiata al mondo. Personalmente è stata una preziosa occasione per superare un gran pregiudizio che avevo e per approcciarmi per la prima volta a un argomento di cui non sapevo nulla ma a riguardo del quale mi piaceva straparlare.

Da quella lettura sono nati piacevolissimi scambi di idee, una consapevolezza diversa e una certa curiosità. Perciò perché non passare parola?

Yoko Ono. Libri in viaggio sul treno per Verona

Così dopo aver apposto il solito post-it sulla copertina con su scritto un piccolo saluto e un invito a prendere il libro e dopo averlo timbrato, il 5 settembre l’ho lasciato sul treno Italo in corsa per Verona. All’interno stavolta non ci sono le istruzioni per giocare, perciò chi lo troverà potrà capire di che si tratta soltanto se incuriosito dal post it o dal timbro cercherà #followthebooks su internet.

Mi sembrava anche un gesto abbastanza in linea con le idee e le opere d’arte di Yoko Ono, per quel po’ che ne ho letto. Una certa dose di mistero, azioni semplici da compiere, un messaggio stimolante e divertente: leggiamo insieme, pensiamo con la nostra testa, confrontiamoci. Il libro è proprio lì, sul treno, con un biglietto con su scritto “Ciao, questo libro è per te.”

Insomma per farla breve sono molto contenta che questo primo anno del gioco dei libri in viaggio di #followthebooks si sia chiuso così. E a dirla tutta mai come stavolta spero che il libro venga trovato e letto, e che ci sia un contatto tra viaggialettori.

Sarebbe bello. È stato bello provare a lanciare la cosa.

Se non conoscete ancora #followthebooks il gioco dei libri in viaggio potete leggere questo articolo, se invece volete saperne di più sul libro su Yoko Ono che ho lasciato in viaggio non dovete che proseguire la lettura.

Yoko Ono, recensione (più o meno)

Viaggialettori, oggi scrivo una recensione un po’ fuori dal coro. Però di recente ho letto un libro che a mio parere merita davvero di essere letto e voglio raccontarvi qui il motivo. Yoko Ono o la ami o la odi. Se la ami sai perché, se la odi no. Io la odiavo. Poi ho letto questo testo e mi si è spalancato un mondo. Qui non vi racconto di un viaggio letterario, ma di un percorso altrettanto stimolante. Yoko Ono. Libri da leggere contro il pregiudizio.

Yoko Ono. Libri, pensieri, parole

Premetto che io rientro (rientravo?) esattamente in quella categoria di persone che la odiano, ma senza un motivo. O meglio, senza un motivo valido. “Perché ha sciolto i Beatles”, “Perché ha deviato John Lennon”, “Perché campa di rendita”. Se però effettivamente qualcuno mi avesse chiesto di essere più specifica, di motivare le mie risposte, avrei attaccato infinite lamentele sulla base del nulla, perché effettivamente non potevo appellarmi ad altro: io non so niente di Yoko Ono.

Tra l’altro, essendo una fan sfegatata dei Beatles e perdutamente innamorata di Lennon da sempre, questa presa di posizione a priori contro Yoko Ono mi divertiva anche, in un certo senso: bisogna pur schierarsi nella vita.

Ultimamente però sto rimettendo mano a diversi atteggiamenti che assumo, e ritrovandomi davanti a questo testo, un giorno nella deliziosa Libreria Tra le Righe a Roma, mi sono chiesta: ma davvero io, io che sono così sensibile e che scelgo tutti giorni un’informazione più accurata, una consapevolezza maggiore, per vivere nel rispetto mio e degli altri, veramente io voglio andare avanti con questa carrellata di pregiudizi su qualcosa che non conosco? Sfoglio il libro a caso e leggo questa frase:

Il suo nome è legato a un fardello di accuse false, di sentito dire, di approssimazioni banali, di idee preconcette spesso prive di fondamento. In sintesi: tutti sanno chi è ma nessuno la conosce.

La fiducia nei lavori di Add editore e una copertina accattivante (e a mio avviso geniale) hanno fatto il resto. Io che Yoko Ono meno la vedevo e meglio stavo, avevo comprato un libro dedicato a lei. Sacrilegio.

Yoko Ono. Libri

Yoko Ono. Libri da leggere contro il pregiudizio

Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio

Yoko Ono. Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio, è un testo firmato Matteo B. Bianchi e edito da Add editore nella collana Incendi. Lo trovate in libreria in un formato davvero smart al prezzo di 13€.
Come intuibile dal titolo il libro è scritto da un fan della Ono. L’entusiasmo e la passione dell’autore nel raccontarne la vita e descriverne la carriera e le opere è quel qualcosa in più che rende “viva” una biografia. Per quanto, soprattutto a inizio lettura, fossi decisamente scettica e affatto poco incline all’idea di cambiare parere, ho molto apprezzato l’energia che le parole dell’autore trasmettono.

La lettura è agile, e ci avrei messo molto meno tempo a leggere il libro se, ignorante come sono, non avessi sfruttato ogni occasione per approfondire. Video su Youtube, foto su Instagram, cataloghi di arte, articoli di riviste, siti di musei… tutti suggerimenti trovati nel testo e colti al volo.

Tramite questo libro potrete avvicinarvi alla vita e alla carriera di Yoko Ono. Ho scoperto un sacco di informazioni interessanti; l’autore scardina pregiudizi e cattiverie semplicemente raccontando i fatti. Inoltre si possono esplorare realtà collegate a Ono ma che non hanno a che fare direttamente con lei (hello there, Sean Lennon!).

Se volete, potete fare lo sforzo di rendervi conto che l’ago della bilancia va spostato e che ci sono ben altre realtà da accettare. Bisogna solo essere pronti, e onesti.

Yoko Ono. Libri

Con una cosa non sono d’accordo: a discapito di tutto l’odio, l’autore ci spiega “perché invece Yoko Ono va amata”. Per quanto mi riguarda, non si tratta di odiare o amare: si tratta di conoscere. È quella la cosa fondamentale. La base al fulcro di tutto. Una volta che sappiamo di cosa stiamo parlando possiamo decidere se apprezzarla, ignorarla, continuare a non farsela andare a genio. Ma sapendo motivare con criterio le nostre risposte, e conoscendo l’argomento di cui parliamo. Soprattutto quando “l’argomento” è Yoko Ono. Libri da leggere ne abbiamo?

Yoko Ono. Mica avrò cambiato idea?

Che fine ho fatto io? Queste settimane sto rimettendo in discussione tutto. Con gran fatica, ma mi rendo conto sempre più che nessuna delle mie convinzioni sta in piedi. Continuo a parlarne con amici e lettori, e proprio l’altra sera due miei amici molto in gamba, che per questione di privacy chiameremo Elena e Federico, mi hanno fatto riflettere ancora una volta su quanto fosse radicato il mio pregiudizio.

Elena, che è preparatissima in campo artistico e gestisce il blog Art Plug&Play, mi ha subito detto “Ma tu la segui come artista? Guarda che è molto impegnata, anche per i diritti delle le donne. Ci sono alcune sue opere che sono pazzesche. Informati, secondo me ti piace!”.

Federico ha detto questa frase “Io non li capisco quelli che odiano Yoko Ono e dicono di amare John Lennon. Senza di lei alcune delle canzoni più belle di Lennon non esisterebbero. Non ci sarebbe nessuna Imagine.”

Che colpo al cuore, la verità.

#lovewins

Un post condiviso da Yoko Ono (@yokoonoofficial) in data:

Scoprire Yoko Ono. Libri da leggere

Ritengo di saperne ancora troppo poco. Trovo insopportabili (e no, non li capisco, non ce la faccio) i suoi vocalizzi; non credo di poterla ammirare come cantante. La sua arte, di contro, potrebbe volermi spingere ad approfondire la conoscenza.
Ecco, non sono ancora pronta a seguirla su Instagram (il mio orgoglio me lo impedisce), ma sbircio il suo profilo e mi piacciono parecchi dei contenuti che posta.

Certo, non sono costretta a farmela piacere. Ma che bella sensazione essere riuscita a superare uno stupido preconcetto, essermi affidata a un libro per guadagnarmi un po’ di libertà (da me stessa). Quando si dice “la lettura apre la mente”.
Perciò, per quanto poco possa valere, bravi! Bravi sia Matteo B. Bianchi che Add editore per l’entusiasmo (e il coraggio) e per aver curato in questo modo un progetto del genere.

Lo consiglio a chi ama Yoko Ono, perché è una chicca ed è un lavoro estremamente interessante; ma anche e soprattutto a chi la odia.
Se poi volete arrivarle ancora più vicino, oltre a Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio dovete leggere Grapefruit (di cui non vi anticipo nulla). Per quanto mi riguarda continuerò a informarmi su Yoko Ono. Libri, album, articoli, video… il materiale non manca.

E voi che ne pensate di Yoko Ono? Della sua musica? Della sua arte? Mi piacerebbe molto se potessimo confrontarci su questo argomento, quindi se vi va vi aspetto nei commenti!

Se invece volete scoprire un altro libro fantastico di Add editore, allora non perdetevi L’arte dell’attesa, recensione.