Care viaggialettrici e cari viaggialettori, sapevate che la prima edizione di Canto di Natale veniva pubblicata il 19 dicembre 1843? Nel giorno di questo anniversario, nel pieno della più squisita atmosfera natalizia, vi racconto del Charles Dickens Museum a Londra. Ma andiamo con ordine e soprattutto con calma, che la fretta e la frenesia di questi giorni non disturbino questa parentesi natalizia di lettura. Vi porto in un posto splendido: nell’articolo troverete anche le foto del museo. Andiamo?
Una lettura speciale: Canto di Natale
Dicembre volge ormai verso i suoi giorni più magici, siamo nel pieno del freddo e della sua energia tutta particolare; Natale è alle porte. Anche se questi anni pandemici mettono a rischio costantemente la nostra serenità, sono sicura che tutt* noi amanti di lucine, doni, pandoro e melodie tintinnanti faremo lo stesso del nostro meglio per goderci la dolcezza e la gioia di questi giorni, e visti i tempi che corrono, magari ci proveranno anche i Grinch di turno. O forse dovrei dire degli Ebenezer Scrooge di turno? Perché sì, dai, non è Natale senza il Canto di Natale di Dickens! Io l’ho letto la prima volta due anni fa grazie al Club del libro di Follow The Books. Ma come, non lo avevi mai letto prima? Come è possibile, vi chiederete. Ebbene, mi pongo le stesse domande anche io. Anni e anni trascorsi a leggerne stralci qui e là, a guardare adattamenti cinematografici e cartoni animati ispirati da questo libro, eppure non lo avevo mai letto.
Anniversario
In ogni caso, ho scoperto che Canto di Natale è stato pubblicato il 19 dicembre 1843. La prima edizione del romanzo conteneva le illustrazioni di John Leech. Il romanzo racconta una favola fantastica, che allo stesso tempo vuole essere una critica dell’autore alla società a lui contemporanea. In ogni caso però resta una delle più famose e commoventi storie sul Natale conosciuta in tutto il mondo e soprattutto, nonostante sia stata scritta ben centosettantotto anni fa, resta incredibilmente attuale.
Per celebrare questa ricorrenza, quindi, mi piacerebbe portarvi in una delle case museo più belle che abbia mai visitato, e cioè uno dei luoghi dove visse proprio l’autore di Canto di Natale: il Charles Dickens Museum a Londra.
Il Charles Dickens Museum
Canto di Natale non è stato scritto tra le mura del Charles Dickens Museum, casa che ha ospitato l’autore britannico a partire dal 1837. Ma questo periodo proprio a ridosso delle festività natalizie è decisamente il migliore per portarvi in questo museo a Londra. Io l’ho visitato una mattina di metà settembre del 2017. Pioveva, e Doughty Street aveva un fascino tutto particolare con i lampioni già accesi: sembrava fosse tardo pomeriggio. Al numero 48 le finestre erano tutte illuminate e l’atmosfera all’interno appariva calda e confortevole. Questa casa museo mi ha letteralmente incantato, dal secondo in cui ho varcato la porta.
Il personale è cordiale e accogliente, ed è piacevolissimo intrattenersi a parlare di letteratura tra una stanza e l’altra. Gli ambienti sono curati e organizzati alla perfezione: si ha davvero l’impressione di essere ospiti, e si ha quasi paura di disturbare.
Dickens visse in questa casa per circa tre anni: vi si trasferì con la moglie e il loro primo figlio, ed è proprio tra queste mura che scrisse Il Circolo Pickwick, Oliver Twist, e Nicholas Nickleby.
Tra le stanze del Charles Dickens Museum
Il Charles Dickens Museum è organizzato su diversi piani, e l’ombra del celebre autore inglese, dipinta sulle pareti, ci guida in un percorso affascinante volto a scoprire ogni singolo ambiente della casa.
Nel seminterrato troviamo la cucina, la lavanderia, la cantina dei vini. L’ambiente è spoglio e rustico, ma i dettagli esposti con cura, il pane fresco e gli aromi sul tavolo, vi faranno percepire tutta l’attività che prendeva vita qui sotto. In pieno stile Downton Abbey, mi sono spesso chiesta se da un momento all’altro non saltasse fuori Mr Carson.
Al pian terreno troviamo l’ingresso, la sala da pranzo e una meravigliosa Morning Room: la casa è elegante, gli arredi raffinati, le pareti ospitano un gran numero di ritratti e dipinti. Ai piani superiori è possibile visitare lo studio dell’autore, la stanza dove era solito vestirsi, le stanze private da letto e infine quelle dei domestici. Si può camminare liberi tra oggetti personali e mobilia d’epoca: alcuni elementi sono originali, altri fedeli copie contemporanee al periodo in cui visse l’autore di David Copperifield. La scrivania, le bozze dei suoi romanzi, l’anello di fidanzamento della moglie, è tutto ad un passo da te.
Una casa da visitare
Al prezzo di £9.50, ci si può immergere totalmente nella vita privata di un uomo, di uno scrittore ormai reso eterno dalla letteratura inglese. Al Charles Dickens Museum ci si può sentire a casa per un po’, anche se non nella propria casa, ma in una casa. Magari mentre fuori piove, che per Londra non è poi così strano. Se infine ci si volesse trattenere ancora un po’, tornando giù ci sono un adorabile cortile interno e una caffetteria. E ovviamente l’immancabile, fornitissimo, gift shop.
Se volete maggiori informazioni sugli orari di apertura e le mostre in corso trovate il sito del Charles Dickens Museum qui. Ma per vivere appieno la magia del posto dovrete farvi una passeggiata e recarvici di persona: ne vale davvero la pena! Dimenticatevi per qualche momento della metropolitana che sfreccia via, del wifi, del caos dei saldi nelle strade affollate, e immergetevi in una Londra lontana, verso la metà del 1800… Ladies and gentlemen, prego toglietevi pure i soprabiti e accomodatevi, gradite una tazza di tè?
Perché leggere Canto di Natale di Charles Dickens
La storia forse la conosciamo tutti. Ebenezer Scrooge è un uomo avaro e arido, nulla tocca o muove il suo cuore di pietra. A ridosso del Natale tre spiriti gli fanno visita di notte: il Natale Passato, il Natale Presente e il Natale Futuro. Ebenezer ancora non lo sa, ma quello che sembra un vero incubo è in realtà una possibilità preziosa: quella di riflettere su come stia impiegando la sua vita, prima che sia troppo tardi. Al di là di possibili significati religiosi e natalizi, trovo questo libro davvero illuminante.
Sarò banale, ma forse sotto Natale siamo tutti più sensibili a certi temi. In questo periodo particolare della mia vita (e sì, questo conferma la mia teoria che i libri vengono da te e ti trovano quando è il momento che tu li legga) mi interrogo spesso su chi sono e chi vorrei essere. Su come sto impiegando il mio tempo e su quanto poco ne abbiamo veramente (ciao Leopardi, ci siamo mancati di qualche secolo ma qui la pesantezza cosmica non manca mica sai, altro che pessimismo). Sull’importanza delle azioni che compiamo e sulle conseguenze che hanno le nostre scelte non solo sulla nostra vita ma anche su quelle delle persone che ci circondano.
Precisamente in questo periodo Canto di Natale è stato provvidenziale. Una marcia in più, un ulteriore, piccolo spillo nel cuore e nella coscienza che mi ha fatto pensare: rallenta! Guardati intorno. Puoi fare meglio, puoi fare di più. Sei in tempo. Agisci ora.
Agisci ora
Se volete regalarvi una chance in più di scaldarvi il cuore leggete questo classico della letteratura inglese. Non importa che amiate il Natale o meno. A volte la fretta, la routine, i problemi della vita quotidiana ci distraggono da ciò che è davvero importante. E ciò che è davvero importante per ciascuno ha un significato diverso, quel che conta è ricordarsene, rallentare e rendere più vero tutto quanto.
Passate giorni belli e buone feste, viaggialettori e viaggialettrici del mio cuore!
Siete mai stati al Charles Dickens Museum? Avete avuto anche voi l’impressione che tutto sia curato nei minimi dettagli qui? Quali altre case museo conoscete? Questi sono i miei suggerimenti se volete scoprirne altre: Il Museo Casa di Dante a Firenze: tra storia, cultura e letteratura, e Brontë Parsonage Museum: la casa di Jane Eyre