
Il 16 dicembre 1775 nasceva Jane Austen. Per celebrare una delle più grandi autrici della letteratura mondiale vorrei proporre un articolo della rubrica Annessi e connessi. Si tratta di un approfondimento legato al Club del libro di Follow The Books e riguarda naturalmente Jane Austen. Con il gruppo di lettura legato al blog abbiamo letto diverso tempo fa Orgoglio e pregiudizio e per me è stata la prima volta. Ma c’è tutto un mondo tra le pagine di Jane Austen. Scopriamolo insieme in questo articolo di Annessi e connessi.
Jane Austen: Orgoglio e pregiudizio. Tanto pregiudizio
Che faticaccia per me leggere Orgoglio e pregiudizio. Questo mio primo, serio approccio al romanzo più celebre della scrittrice britannica forse più conosciuta al mondo non è stato per niente semplice. Per tutta la prima metà del libro mi sono annoiata a morte. E benché riconosca l’umorismo acuto e pungente dell’autrice nella critica alla società del suo tempo, e ci siano quasi in ogni pagina dei brani esilaranti che mi hanno fatto più volte sghignazzare, per la maggior parte del tempo però ho pensato “che noia mortale!” e anche “ma quanto chiacchierano questi?”.
Sarà perché la mia formazione letteraria mi ha sempre condotta tra le pagine di opere che ti strappano via l’anima a morsi di vento del nord? Sarà perché una delle mie autrici di riferimento, Charlotte Brontë, aveva espresso pareri decisamente negativi sull’opera della Austen e io mi sono lasciata inconsciamente influenzare? Mi sarò approcciata anche io all’opera stessa con una massiccia dose di pregiudizio?
Quello che so è che non fosse stato per gli approfondimenti e i contenuti condivisi nella lettura per il Club del libro di Follow The Books (ah, gli incredibili poteri di un gruppo di lettura!) probabilmente non sarei mai andata oltre le prime dieci pagine.
(Confesso però di essere rimasta molto colpita dall’attenzione che Austen pone sui concetti di consenso e libertà, emotiva, sentimentale e sessuale, delle donne, considerando anche l’epoca in cui scriveva).
Eppure. Eppure Jane Austen gode di fama mondiale e è considerata tra i maggiori autori e autrici della letteratura inglese. Il mondo letteralmente impazzisce per lei. Gli adattamenti cinematografici delle sue opere sono infiniti; esistono associazioni culturali e festival che ne celebrano il talento; il turismo letterario austeniano è tra i più floridi e esiste addirittura un posto negli Usa in cui si può vivere e vestire come Jane Austen. Vi racconto cosa ho scoperto.
Jane Austen: un modo da scoprire
Andiamo subito al sodo. Gli adattamenti cinematografici delle opere di Jane Austen sono infiniti. Li trovate tutti su internet. Quello che mi preme segnalarvi è un film in particolare: Orgoglio e pregiudizio e zombie. Se dobbiamo fare le cose le facciamo fatte bene e quindi io che non avevo mai letto il romanzo né visto alcun film serio sulle opere di Jane Austen sono andata al cinema a vedere questo per puro amor di trash. Seppur discutibile questa chiave è comunque una chiave, e oggi mi rendo conto che ci spalanca una porta: su Jane Austen c’è un mondo intero da scoprire.
Intanto, fan e appassionat* di Jane Austen nel mondo si definiscono “Janeite”. Sembra che il primo a coniare questo termine fu il critico letterario George Saintsbury, che lo utilizzò nella prefazione a Orgoglio e pregiudizio del 1894. Poi nel 1926 arrivò alle stampe il racconto di Rudyard Kipling intitolato The Janeites. La storia? È quella di un gruppo di soldati accomunati dalla passione per le opere di Austen. Inserito subito nella mia wishlist, neanche a dirlo.
Ma cosa fanno i Janeite per condividere la loro passione? Beh, intanto fanno parte di numerosissime community online, come quella che ruota intorno al blog Curiosità di una Janeite. E poi organizzano eventi, associazioni culturali, festival e raduni annuali. Partono per andare a scoprire i luoghi letterari legati a Jane Austen: da Steventon in cui è nata a Londra fino a Bath; ma anche i set cinematografici dei film legati ai romanzi dell’autrice sono mete ambitissime, come chiaramente il Jane Austen’s House Museum a Chawton, Hampshire.
Le società letterarie dedicate a Jane Austen del mondo anglofono sono molteplici: la JAS è inglese e fu la prima a essere fondata; la JASNA è relativa al Nord America e la Jasa all’ Australia. In Italia abbiamo la JASIT, un’associazione culturale che si occupa di promuovere la conoscenza e lo studio di Jane Austen nel nostro Paese.
Vivere come Jane Austen? Si può
Davvero? Certo, a Governor’s House, Hyde Park, Vermont. Si tratta di un hotel in stile georgiano dai toni giallo pastello la cui proprietaria, da oltre dieci anni, organizza dei veri e propri weekend austeniani. Governor’s House ha un lato che affaccia su un parco e non si vedono costruzioni moderne o strade da lì: perciò vi basterà entrare dalla porta d’ingresso per tornare indietro nel tempo e immergervi in un mondo in cui quando ci si incontra ci si fa l’inchino e in cui per scrivere un biglietto dovrete usare penna d’oca, inchiostro e calamaio. Addirittura sembra che in questo posto non venga servito il pranzo, perché all’epoca di Jane Austen era un pasto che ancora non si usava (almeno non come lo conosciamo noi oggi). Ombrellini, cuffiette e abiti stile impero sono indispensabili, così come conoscere il galateo dell’epoca. Cellulari e abiti moderni potete lasciarli in stanza, così come ogni tipo di connessione al tempo in cui viviamo.
Jane Austen: oltre i suoi libri, altri libri
E quando i romanzi di Jane Austen non ci bastano più perché li abbiamo letti tutti? Non c’è da temere: esistono sequel e varianti strabilianti, alcune delle quali sono state dei veri e propri bestseller. Alcuni esempi? Mr Darcy prende moglie (sequel di Orgoglio e pregiudizio scritto da Linda Berdoll), Morte a Pemberley (un caso di omicidio austeniano scritto da P.D. James); e per chiudere il cerchio torniamo a Orgoglio e pregiudizio e zombie, di Seth Grahame-Smith, adattato poi nel film di cui sopra.
Insomma, sembra davvero un universo affascinante e come tutti gli universi che ruotano intorno a scrittori e scrittrici, per poterli capire appieno bisogna conoscere meglio non solo i contesti storici e sociali in cui hanno scritto, ma anche il loro mondo personale. Magari la prendo alla lontana, passando prima per i film e poi per i raduni in costume d’epoca, ma forse potrei dare un’altra chance almeno a un secondo romanzo di Jane Austen. Quale leggere?
E voi che rapporto avete con questa autrice e le sue opere? Vi aspetto nei commenti e come sempre, se volete, su Instagram! Se invece volete recuperare un altro articolo di Annessi e connessi vi consiglio di leggere Penny Dreadful e Mary Shelley lo trovate qui.
A parte il fatto che ora dovrò andare in Vermont, ammetto che Orgoglio e Pregiudizio non sia un trionfo di ritmo. Ma Jane Austen è così, e non troverai mai le atmosfere sanguigne di Cime Tempestose. Troverai sempre il chiacchiericcio e il pettegolezzo delle dame di campagna. A me Jane Austen fa pensare alla soap opera di lusso, come Downton Abbey. Questo spirito ciarliero, forse per te che sei abituata a ben altri tormenti, può funzionare meglio su romanzi brevi o rracconti, come Emma e Lady Susan.
Ehi Marygiò, eh già è che sono partita io con un pregiudizio e aspettative fuori asse. Però grazie, pian piano sto addrizzando il tiro! 😉 Ps. Vermont organizziamo una gita con la carretta tutti insieme?
Ciao! Innanzitutto ti ringrazio per aver menzionato il mio angolino austeniano nel tuo articolo! Non conoscevo Governor’s House 😀 Penso che un modo per innamorarsi del mondo di Jane Austen sia quello di visitare i luoghi della sua vita e quelli che hanno fatto da sfondo alle vicende dei suoi personaggi, che sono veramente meravigliosi 🙂 Per quanto riguarda il prossimo romanzo al quale dare una possibilità, vediamo..forse ti consiglierei “L’abbazia di Northanger”! Un caro saluto!
Grazie mille cara, avevo perso il commento. Non mi sono ancora lanciata in nuove letture austeniane ma pian pianino… 😉
La tazza Jane Austen è straordinaria. Io l’ho trovata anche su un sito Italiano (fantastik.it) e non me la sono fatta sfuggire