Takk. Perdersi in Islanda è un libro scritto e illustrato da Epi, giovane fumettista torinese, e edito da BeccoGiallo. Si tratta di una sorta di guida di viaggio, fumetto, diario, e allo stesso tempo non è nulla di tutto questo. Ecco la mia recensione.
Takk. Perdersi in Islanda: recensione
Testi e disegni di questo libro di circa 180 pagine sono firmati da Epi, una giovane fumettista torinese innamorata della Terra del ghiaccio e del fuoco. Takk. Perdersi in Islanda è un libro edito da BeccoGiallo ed è un viaggio incredibile in questa terra remota e bellissima, che molti sognano di esplorare. Non saprei descrivere bene la natura di questo libro. Diario personale? Guida di viaggio? Fumetto? Qui dentro troverete un po’ di tutto: esperienze e aneddoti personali di vita e viaggio dell’autrice in Islanda, ma anche approfondimenti politici, storici, culturali su questa terra; troverete consigli per eventuali vostri viaggi tra i ghiacciai e le cascate islandesi, ma anche interviste a persone del luogo, esperti, e altri viaggiatori; troverete dati e informazioni relativi al turismo, al cibo e alla natura.
Il libro è tutto in bianco e nero, con dei testi corposi che a volte, devo ammettere, ho trovato un po’ troppo prolissi. Ho fatto fatica ogni tanto a leggere il font stretto stretto e i testi densi racchiusi nei baloon. La mia lettura di Takk. Perdersi in Islanda è in effetti proceduta abbastanza lentamente, perché alternavo capitoli che mi sembravano agili, interessanti e più snelli, che divoravo e stimolavano la mia curiosità, ad altri che invece mi risultavano davvero pesanti e che rallentavano il ritmo.
Un libro ricco di informazioni
Nonostante questo, leggendo Takk. Perdersi in Islanda ho imparato davvero tanto su questa terra che ho visitato ormai tre anni fa e che ha rapito il mio cuore per sempre. Preziose, preziosissime alcune informazioni per dei viaggiatori che devono ancora approcciarsi a quest’ isola (come i consigli sulle app da consultare per monitorare le condizioni metereologiche o le dritte su cosa mangiare se si vuole sperimentare la cucina locale).
Altrettanto interessanti le nozioni storico- culturali che riguardano l’Islanda: tra legende, tradizioni, storia e leggi possiamo davvero farci un’idea più approfondita su questo Paese.
Personalmente questo libro mi ha fatto venire una voglia incredibile di tornare in Islanda, ed è stato particolarmente doloroso non potersi muovere, visto il periodo storico che stiamo vivendo. Ma, appunto per questo, sono molto contenta di aver potuto vivere un piccolo viaggio, seppur solo tra le pagine di questo libro, e sentirmi forse più vicina a quella terra lontanissima.
L’app di Takk
All’inizio del libro viene presentato un progetto molto interessante e che aveva mandato il mio entusiasmo alle stelle. Tramite un qr code infatti sarebbe possibile scaricare l’app di Takk. Perdersi in Islanda, che renderebbe ancora più interattiva e personalizzata la lettura del libro tramite contenuti multimediali extra che si collegano alle vignette. Uso il condizionale perché purtroppo l’app sembra avere dei problemi e non essere funzionante. Spero però che si potrà goderne presto, perché questo renderebbe l’esperienza di lettura molto più interattiva.
Perché leggere Takk. Perdersi in Islanda
Takk. Perdersi in Islanda è davvero un libro interessante. Potrebbe mettere d’accordo diversi tipi di lettori, sebbene appunto a volte forse la lettura scorre un po’ lentina. Di sicuro però questo libro strizza l’occhio a chi ama viaggiare, a chi sogna l’Islanda e a chi vorrebbe scoprire qualcosa in più su questa terra incredibilmente sorprendente.
È un libro stimolante, curioso e l’ Islanda qui è raccontata da una persona appassionata che ha inserito tra queste pagine, oltre a molte informazioni utili, anche tanto della sua vita personale, dei suoi ricordi e delle sue esperienze, per rendere il tutto ancora più credibile.
Ringrazio molto BeccoGiallo per avermi inviato il testo. E voi l’avete mai letto?
Se volete continuare a viaggiare in Islanda non perdetevi 10 cose da fare a Reykjavík in un giorno, oppure i miei racconti di viaggio nella Terra del ghiaccio e del fuoco.