Terzo articolo per la rubrica Annessi e connessi, legata al Club del libro Follow The Books. Inevitabilmente collegato al periodo che stiamo vivendo, troverete però in questo pezzo anche tante curiosità e degli approfondimenti sul magico mondo di J. K. Rowling. Ecco alcune chicche potteriane e una riflessione sul perché leggere i libri di Harry Potter in quarantena.
Annessi e Connessi: i libri di Harry Potter ci salvano sempre
I libri salvano. E questa è una grande verità. Ci riconosciamo nella letteratura, leggiamo di noi stessi tra le pagine di saggi e romanzi, di racconti e poesie. È rincuorante sapere che altri e altre, prima di noi, hanno perso, hanno vinto, hanno avuto paura, hanno lottato. Si chiama eredità culturale. Tutto ci appartiene e noi siamo parte del tutto. Ma perché leggere i libri di Harry Potter in quarantena? Personalmente da quando è iniziato questo periodo assurdo che stiamo vivendo ho fortissime difficoltà a leggere. Leggo da quando ho memoria, sono una secchiona nell’anima con grande gioia, ho lavorato per anni in una libreria, scrivo per delle redazioni che si occupano di libri, ho dei progetti letterari, curo questo blog. E non leggo da circa un mese.
Inizialmente ho pensato che fosse perché di solito leggo libri pesantissimi che mi costano grande fatica emotiva e che quindi non fossi ispirata dalle mie letture. Poi mi sono resa conto che era qualcos’altro: una concentrazione che non trovo. È un bisogno, in questo nuovo approccio al tempo e allo spazio in cui mi sento persa, di tornare verso me stessa. Non voglio buttarmi a capofitto nelle vite di altri, registrare dati sui fenomeni del mondo, vivere avventure incredibili. Ho bisogno di sentirmi a casa, non di stare in casa e basta, di sentirmi a casa.
Leggere Harry Potter in quarantena
Ecco perché l’unico libro che leggo con sollievo e conforto è Harry Potter e la pietra filosofale. La lettura è iniziata con e grazie al Club del libro di Follow The Books, a cui sono grata come sempre per la carica e la gioia che mi dà nel riscontro e nel confronto con le persone che ne fanno parte. E tristemente a caso Harry Potter si è rivelata la lettura perfetta per questi tempi: non c’è lettura più azzeccata, a mio avviso, per affrontare la paura.
A qualunque età li si legga o rilegga, i libri di Harry Potter ci accompagnano sempre in un percorso di crescita personale. Ci spiegano che va bene avere paura e sentirsi sconfitti a volte. Che va bene non sapere cosa fare, e sbagliare. Che va bene fallire, perdere. E in un mondo che ci vuole tutti eroi, perfetti, impeccabili, pronti e uguali, non è un messaggio da poco.
In questi libri, editi in Italia da Salani, sentiamo forte e chiara un’accoglienza al nostro essere più profondo e umano. In Harry Potter però non si fallisce solamente. Si chiede scusa, ci si ricrede; si chiede aiuto. Ci si impegna e si crede in quello che abbiamo deciso di difendere. Ci si batte lealmente. Si vince e si gioisce. Ci si ama, e tanto. C’è amore ovunque in questa saga: per le persone, per le creature magiche, per gli animali, per i libri, per la magia, per la natura, per la scuola, addirittura per gli oggetti strampalati dei Babbani.
“Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre.”
Il messaggio più importante che possiamo trarre dalla lettura di Harry Potter in questo momento è che se sentiamo di non farcela da soli possiamo chiedere aiuto e possiamo a nostra volta, aiutare. Le battaglie si vincono se siamo tutti insieme: gli eroi non esistono.
La vera magia di questi libri è che tra scope volanti e incantesimi ci raccontano la vita reale di tutti i giorni. E nella vita reale di tutti i giorni ci siamo noi.
Non siamo soli
L’altra vera magia, che non ho mai visto nascere così intensa e accesa in realtà riguardanti altri libri, è la capacità di avvicinare le persone. Le persone che leggono Harry Potter si sentono quasi parte di una famiglia, fatta di sconosciuti in parte magari, ma che in realtà non lo sono poi tanto: chi legge Harry Potter crede negli stessi valori, usa un linguaggio emotivo comune, forse percepisce il mondo in modo simile.
In questi giorni di quarantena e di crisi a livello mondiale è davvero facile a volte sprofondare nel buio. Per questo sono grata a Alberto Nicolini, capitano della squadra degli Hinkypunk Bologna Quidditch e ospite speciale di questo mese del Club del libro di Follow the Books che non si è limitato a partecipare a colpi di hashtag, ma ci ha letto qualche brano dai libri la sera prima di addormentaci: un gesto preziosissimo. Sono grata a tutte le persone che hanno scritto un messaggio, un commento, hanno partecipato raccontando il loro stato d’animo e aprendosi per creare un contatto, per sentirci vicini anche se non siamo mai stati così lontani. Ancora, sono grata alla mia famiglia e ai miei amici che mi sostengono sempre ma che stavolta stanno davvero partecipando in ogni modo, invitando altre persone, condividendo informazioni, meme, giochi, paure e speranze.
Sono grata perché anche la mia piccola amica Lucia ha ripreso in mano La pietra filosofale e Viviana di Scatti dalla mia libreria me l’ha voluto raccontare: chissà che quella streghetta non deciderà di battersi per Hogwarts anche lei un giorno.
Il modo che abbiamo di sentirci uniti leggendo Harry Potter in questo tempo che stiamo vivendo è un po’ come l’effetto della cioccolata dopo un attacco dei Dissennatori. Non li sconfigge, ma di sicuro aiuta. Ecco perché i libri salvano, ma i libri di Harry Potter salvano sempre.
Annessi e connessi: dal Quidditch alla Burrobirra
Ma ora bando alle ciance e andiamo al sodo. Ecco le chicche che ho scovato e le informazioni per approfondire la lettura del mese, ma che ci proiettano fuori dal libro. Che il Quidditch sia una realtà di fatto ormai assodata in tutto il mondo e che si stacchi sempre più dalla saga letteraria da cui nasce e si avvii verso percorso che lo renda uno sport ufficiale ormai lo sappiamo. È un mondo affascinante? Sì. Ve lo racconterò qui? No. Vi aspetto domani, domenica 29 marzo 2020, in diretta Instagram alle 18.30 per parlarne con Alberto Nicolini, capitano degli Hinkypunk Bologna Quidditch.
Sempre tramite dirette Instagram relative al Club del libro Follow The Books ho avuto il piacere di confrontarmi con Fabio Biondo, degustatore che cura il progetto Beer Feeling e propone accostamenti legati al mondo della birra che sconfinano a volte anche nella letteratura. Fabio mi ha spiegato aspetti molto interessanti della tradizione birraia e che la Burrobirra, in inglese Butterbeer, potrebbe avere delle origini molto antiche e basarsi sulla “Buttered Ale”, una bevanda reale. Il primo riferimento risale al 1588 : The Good Huswifes Handmaide for the Kitchin. Tra gli ingredienti birra, zucchero, uova, noce moscata, chiodi di garofano e burro. Ci sono varianti, come quella di Robert May del 1664, che prevedevano l’aggiunta di radice di liquirizia e anice.
La storia di Harry Potter si è fatta a… Bologna
Ebbene sì. Scopro questa informazione soltanto oggi, e ancora mi devo riprendere dalla sorpresa. Le cose sono andate così: nel 1997 alla Bologna Children’s Book Fair viene organizzata un’asta per l’acquisto di diritti stranieri dei libri per bambini. L’americano Arthur Levine della Scholastic Press acquista i diritti di La pietra filosofale per un totale di centocinquemila dollari. È la prima volta che viene pagata una cifra così alta per un libro per bambini. È anche la prima volta che un’autrice sconosciuta di letteratura per l’infanzia percepisce un anticipo stratosferico per una sua opera. Da quel giorno si attiva la macchina che ha reso Harry Potter un successo planetario. Ora comprendo meglio il senso delle parole che leggo spesso in questo mondo dedicato ai libri “la BCBF è il più importante evento internazionale dedicato all’editoria per ragazzi”.
J. K. Rowling: thank you, Joanne
Ormai il mondo la conosce così: J. K. Rowling. Ma sembra che sia stata la casa editrice che decise di pubblicarla a chiedere all’autrice di rinunciare al suo nome, Joanne Kathleen, in copertina. Perché? Per la preoccupazione che il pregiudizio su un’autrice donna dietro la pubblicazione di un libro “fantasy” e per giunta per ragazzi potesse influire negativamente sulle vendite. Correva l’anno 1997. L’altro ieri, praticamente. Il fatto di aver incontrato tra le pagine nate dal genio di questa autrice ragazzine intelligenti e determinate come Hermione Granger; complesse, fragili e leali come Luna Lovegood; ribelli e coraggiose come Ginny Weasly; donne incredibilmente competenti come Minerva McGrannit; coraggiose e fedeli a se stesse come Tonks; mosse da amore incondizionato come Molly Weasley, mi rende ancora più grata. Grazie di tutto, Joanne.
Se vorrete essere dei nostri domani, domenica 29 marzo 2020 alle 18.30 in diretta Instagram per l’incontro del Club del libro di Follow The Books ne sarò contentissima. Mentre se nel frattempo volete scoprire meglio l’ospite speciale di questo mese non perdetevi intervista a Alberto Nicolini, capitano degli Hinkypunks Bologna Quidditch.
Se invece volete leggere della mia esperienza alla Bologna Children’s Bookfair, la trovate qui.