Qualche tempo fa il poeta e amico Luca Gamberini mi ha regalato un libro. “Sere ho pensato che ti piace di sicuro!” Non aveva torto. Cose dell’altro mondo è un testo sfiziosissimo di Giorgio Biferali, illustrato da Elisa Puglielli e edito da Clichy. In questa recensione vi racconto perché mi è piaciuto tanto.
Cose dell’altro mondo, recensione
Intanto il formato ha una veste grafica e dei colori che fanno subito estate. Un testo agile, illustrazioni minimal ma caratterizzate da tratti decisi e colori intensi, un titolo che incuriosisce. Appena si apre il libro edito da Clichy non si trova né una introduzione né una postfazione. Pignola e pigra come sono all’inizio questa cosa mi ha un po’ innervosita: non capivo cosa stessi leggendo. La quarta dice “quaranta microracconti illustrati”, storie capitate in tanti posti diversi nel mondo.
I primi cinque racconti non mi hanno folgorata, e quindi ancora sbuffavo per cercare di capire di cosa si trattasse. Poi la magia. Racconto numero 6: Anonymous, un progetto nato dalla passione per le fotografie di sconosciuti, perdute nel tempo. Poi ancora studiose di nuvole, artisti che sperimentano la realtà rendendola capolavoro, scoperte interessantissime: lo sapete che esiste (davvero) un’app che mappa gli alberi e il verde nelle città? E che alcuni scienziati stanno facendo degli esperimenti per rendere alcune piante luminose? E che c’è un’app di incontri per appassionati di film Disney? Sapete chi si occupa di togliere dal Muro del Pianto tutti i bigliettini che raccolgono preghiere e desideri dei fedeli? E a proposito di muri: com’ è nato il muro della gentilezza?
Man mano che leggevo questi racconti, queste pillole di colore, leggere e fresche nell’afa mortale dell’estate, mi accorgevo che la sensazione prevalente era quella che il libro servisse proprio a stuzzicare la mia curiosità. Così come ero corsa su Google a cercare se davvero esiste un paese in Romania in cui negli ultimi dieci anni sono nate soltanto bambine, così avrei potuto informarmi sul libro che stavo leggendo. E quindi, senza svelarvi troppo, ho seguito l’autore su Instagram e leggendo post e articoli ho contestualizzato un po’ il tutto, che davvero può essere sintetizzato in “quaranta microracconti illustrati”, come leggiamo sulla quarta di copertina.
Perché leggere Cose dell’altro mondo
Cose dell’altro mondo è un libro fresco e curioso, che ci invita a non sonnecchiare sul divano o sotto l’ombrellone nonostante il caldo, ma a tenere sempre bella sveglia e attiva la nostra voglia di scoprire. Se vi piace stupirvi, se cercate qualcosa che stuzzichi la vostra curiosità, tuffatevi tra queste pagine e scoprirete delle storie (più o meno assurde ma tutte) vere che succedono nel mondo, magari a due passi da noi; storie che sembrano di fantasia, e invece sono reali e fantasticamente incredibili.
Grazie Luca per avermi regalato questo libro: mi sono divertita da matti a cercare ulteriori informazioni, e quella piacevolissima sensazione di spalancare occhi e bocca esclamando “ma non ci credo!” è stata con me per gran parte del tempo. Mi è sembrato davvero di ricevere tante piccole cartoline dal mondo.
Come come? Luca chi? Ma Luca Gamberini, il poeta bolognese che regala poesie alla gente. Se non lo conoscete ancora trovate l’intervista qui. Se invece volete leggere altri libri fichissimi della Clichy vi consiglio Guida tascabile per maniaci dei libri.