Tutte le ragazze avanti è un libro piccolo ma necessario. A cura di Giusi Marchetta e edito da Add editore, è stato decisamente un acquisto vincente. Lo abbiamo letto per il Club del libro di Follow The Books di marzo e abbiamo avuto proprio Giusi Marchetta in diretta Instagram per un dibattito/intervista che è stato partecipato e interessante. Ecco la recensione del libro.
Tutte le ragazze avanti: un coro di voci
Che libro perfetto ho pescato per questo mio approccio (tardivo?) al femminismo. Che bellissimo progetto questo di Giusi Marchetta (e l’ennesima carta vincente di Add editore che si conferma uno dei miei editori del cuore). Tutte le ragazze avanti è una raccolta di voci, di storie, di aneddoti e di condivisioni di esperienze personali. Tante donne diverse raccontano e spiegano cosa significhi per loro il femminismo e quali significati, ricordi, valori attribuiscono a questo concetto.
Marzia D’Amico, Giulia Gianni, Giulia Perona, Giulia Cavaliere, Maria Marchese, Lucia Brandoli, Marta Corato, Marina Pierri, Claudia Durastanti, Giulia Sagramola e Giulia Blasi, insieme a Giusi Marchetta esprimono, ciascuna a suo modo, il femminismo attraverso la condivisione dei loro approcci, aneddoti, studi ed esperienze. Lo fanno aprendosi come fossimo tra amiche, lo fanno accogliendoci (noi lettrici e lettori) e facendoci sentire parte della squadra.
Mi sono scoperta femminista da molto poco, sebbene lo sia da sempre. C’erano cose che sentivo, valori in cui mi rispecchiavo, lotte in cui mi sono schierata, ma era come se non fossi sintonizzata sul canale giusto. Captavo segnali, percepivo sentori, ma non mettevo mai bene a fuoco. Mi mancava qualcosa di fondamentale: dare un nome a tutto questo.
Quello che mi è piaciuto da matti di Tutte le ragazze avanti è stato che tramite la lettura mi sono sentita molto simile a tante altre donne. Ho riconosciuto qualcuno che non è poi così diverso da me. Non mi sono sentita più l’unica che è arrivata in ritardo; non più quella ignorante e confusa; non più quella che vorrei ma non posso, forse sì forse no. Ho scoperto che sono tante le donne come me che si approcciano con titubanza, che trovano il loro percorso a modo loro all’interno di questa bellissima onda di vita.
E tu sei femminista perché?
Ho scoperto che essere femminista va ben oltre quell’immaginario abbastanza comune che prevede essere una perenne scassascatole con i peli sotto le ascelle, arrabbiatissima e tostissima e aggressiva nella sua lotta, che se ne va in giro a urlare ai cortei e a cambiare le vocali a tutte le parole del mondo.
Sto scoprendo anche che essere femminista vuol dire avere un certo tipo di sensibilità, vuol dire scegliere di battersi per principi e valori che portino a un mondo più giusto, e non perché si debba sempre fare il bastian contrario a tutti i costi, ma perché questo mondo è anche mio, perché questo è il mondo dove sono io ora e se non mi piace posso impegnarmi a cambiarlo. Perché in questo stesso mondo c’è chi non può o non sa difendersi, e io posso aiutare. Sto scoprendo che si può educare (e educarsi!) a prestare attenzione al linguaggio, a scavallare i pregiudizi, a modificare atteggiamenti, a riconoscersi e supportarsi a vicenda. La grande conquista è stata capire quanta pienezza c’è dentro queste parole: patriarcato, sessismo. Femminismo. Femminista. Ci sono valori, ci sono cose da imparare e cose per cui battersi. Ci sono idee da scambiare, strade da percorrere insieme. Ci sono io. Ci siamo tutti.
Le voci di Tutte le ragazze avanti sono tutte diverse, perché ogni donna si esprime a modo suo. Alla fine del testo c’è addirittura un capitolo che si può compilare, per essere parte integrante del tutto. Per avere spazio anche noi, ognuna a modo nostro, ma insieme in ogni caso. Mi sembra un ottimo punto da cui iniziare. Vorrei ringraziare personalmente Giusi Marchetta e tutte le autrici, Add editore e tutte le ragazze che avanti ci stanno davvero: grazie per questo libro, per il vostro impegno e per la mia libertà.
Se volete scoprire altre fantastiche letture dal catalogo Add vi consiglio di leggere Yoko Ono. Libri in viaggio con #followthebooks. Se invece volete approfondire un’altra ottima lettura dalla quale ho imparato e alla quale devo molto per quanto riguarda il discorso femminista vi consiglio di non perdervi Questo è il mio sangue. Recensione.