A.M.A.R.E libro Canicola

Ho letto di recente A.M.A.R.E., l’antologia a cinque voci edita da Canicola. Si tratta di cinque racconti illustrati che ruotano intorno all’amicizia, alla scoperta della sessualità e agli schemi che la società in cui viviamo ci impone. Ve la racconto qui.

A.M.A.R.E.: recensione

Canicola mi ha gentilmente inviato una copia di questa antologia particolarissima, che ho apprezzato davvero tanto. A.M.A.R.E. è un libro che avrei voluto leggere anni fa, quando ero adolescente anche io. Ma partiamo dall’inizio: si tratta di cinque racconti illustrati, ciascuno ad opera di altrettante artiste diverse. Eliana Albertini, Martina Sarritzu, Roberta Scomparsa, Alice Socal e Amanda Vähämäki. Già, le iniziali dei loro nomi insieme compongono la parola A.M.A.R.E. Chissà se si legge come voce del verbo “amare”, o come aggettivo “amaro” al femminile plurale. Immagino che si possa fare quel che si vuole a seconda della propria sensibilità, che poi è un po’ il messaggio al centro di questo bel libro.

A.M.A.R.E quarta di copertina

In A.M.A.R.E. le storie sono tutte diverse per stile, narrativa e grafica, ma un po’ tutte raccontano di persone ai primi approcci con la propria sessualità e con la scoperta della propria identità. Alcuni racconti sono più lineari, altri più complessi, ma in tutti emerge la pressione asfissiante di etichette e pregiudizi di una società in cui gli stereotipi di genere sono ancora troppo prepotenti e radicati.

Una ricerca di libertà

Tra le storie di questa antologia si percepisce un forte bisogno di libertà di espressione: di linguaggio, di racconto, ma soprattutto libertà di espressione della propria identità. I personaggi raccontati tra queste pagine attraversano periodi diversi delle loro vite, ma per lo più siamo sempre a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta. L’approccio alla sessualità è sempre centrale, anche se in ogni storia viene raccontato con voci e tratti diversi.

A.M.A.R.E libro

Se alcuni racconti sono più realistici, altri sono del tutto surreali. Se alcuni personaggi sono umani, altri sono fantastici e altri ancora animali. Quello che riusciamo sempre a capire però è l’universalità dei messaggi che vogliono veicolare. L’eccitazione e la paura quando si scopre il sesso, la mancata educazione sessuale, l’imbarazzo della comunicazione per quanto riguarda la sfera sessuale. Ancora, i tabù che tali non dovrebbero essere, gli esempi sbagliati e i modelli sociali che ci si stringono addosso. I corpi in trasformazione, le pulsioni sconosciute da scoprire e nuovi linguaggi da esplorare. Il senso di inadeguatezza, la solitudine, i confini tra il maschile e il femminile, la paura del giudizio altrui. Il mondo multiforme di A.M.A.R.E. sconfina in un universo infinito di possibilità, ma parla un linguaggio profondamente riconoscibile: quello umano.

A.M.A.R.E una pagina dal libro

Perché leggere A.M.A.R.E.

Ho trovato alcuni racconti molto facilmente comprensibili, altri del tutto psichedelici e più complessi. Nell’insieme però questi linguaggi diversi contribuiscono a creare un senso di appartenenza comune che ho adorato. Credo che sia un libro che possa toccare diverse sensibilità e sicuramente apre la via ad argomenti scomodi che non siamo molto abituat* a trovare nei libri. Lo consiglio vivamente a chi non ha paura (ma forse anche e soprattutto a chi invece di paura ne ha) di uscire dalla propria comfort zone, di immergersi negli interrogativi più scomodi. A chi ha voglia di guardare con onestà e assenza di pregiudizi alla nostra natura profondamente umana.
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Ringrazio tanto Canicola per aver pensato a me all’uscita di questo libro e per avermene fatta avere una copia in anteprima.