Ho appena terminato Grass*: strategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia, di Elisa Manici, edito da Eris. Ecco la mia recensione.
Mi piacciono davvero tanto i saggi della collana BookBlock di Eris: testi brevi che trattano argomenti complessi e attuali con un linguaggio facilmente comprensibile da tutt*. Piccolo prezzo, poche pagine, grande ricchezza e arricchimento. Grass*: trategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia è un librino assolutamente da leggere, anche perché nel panorama saggistico italiano i libri che affrontano il tema della grassofobia sono ancora pochissimi, purtroppo.
Il corpo grasso
Il tema della grassofobia mi interessa molto da vicino. Dopo lo stigma del ciclo mestruale, l’inclusività che passa dal linguaggio e la riflessione sul corpo politico delle donne, sono quasi pronta ad affrontare qui questo tema condividendo anche la mia esperienza personale. Prima però è necessario prepararmi e studiare, approfondire e conoscere, e partire soprattutto come sempre dal linguaggio e dalla presa di coscienza del mondo intorno a me. Inizio questo percorso leggendo questo breve ma illuminante saggio, che, sappiatelo già da adesso, consiglio caldamente.
Grass*: strategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia
Sessanta pagine per portare all’attenzione delle persone che lo leggono realtà tanto radicate nella nostra società e nei nostri tempi, quanto subdole e striscianti: lo stigma della grassezza e la grassofobia.
Cosa significa vivere in un corpo grasso, che non rientra nei canoni stabiliti di bellezza, salute, gradevolezza? Con quali difficoltà devono confrontarsi le persone grasse quotidianamente e nella maggior parte dei casi per tutta la vita o buona parte di essa?
Le persone grasse
Ecco alcune informazioni: le persone grasse vengono costantemente attaccate, schernite e denigrate, da sconosciuti e dalle persone care, volontariamente o implicitamente. Le persone grasse ricevono diagnosi errate e evitano di andare dal medico perché maltrattate, non credute, screditate. Le persone grasse hanno più difficoltà a trovare lavoro. Le persone grasse vengono sempre viste come pigre, lascive, incapaci di forza di volontà e quindi “che si cercano i loro mali”. Le persone grasse non hanno a disposizione abiti o accessori che possano garantire loro una piena espressione di sé. Le persone grasse non vengono credute se subiscono molestie o violenze sessuali. Non so se ci si riesca a mettere per un secondo nei panni di persone che vivono in corpi che causano tutto questo e non sentire anche solo l’onda d’urto del dolore costante, dilaniante e straziante che si deve provare sperimentando anche solo una di queste discriminazioni.
Stigma, attivismo, consapevolezza
In questo testo troviamo anche un approfondimento su cosa sia lo stigma della grassezza, quali studi ci sono riguardo la grassofobia, quali movimenti attivisti esistono e come si muovono. Ma anche le storture e i controsensi della cultura del corpo perfetto, il potere e gli interessi economici che nutrono gli stereotipi di bellezza di oggi, l’intersezionalità delle discriminazioni.
Perché leggere Grass*: strategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia
Ci siamo noi e poi c’è un fuori da noi. Ognuno, nella propria vita, combatte lotte, subisce ingiustizie, affronta difficoltà. Conoscere le le lotte, le ingiustizie e le difficoltà anche delle altre persone ci rende più uman*, più conness* e consapevoli, e in qualche modo più rispettos* delle vite altrui. Delle persone. Di quello che c’è fuori da noi, perché basta poco per rendersi conto che quel noi è molto più collettivo di quanto pensiamo.
Questo libro va letto proprio per questo motivo. Si parla ancora poco di grassofobia in Italia, c’è confusione sulla body positivity e sulla fat acceptance, ma viviamo in una società e in una cultura assolutamente grassofobica. Abbiamo due scelte: fare finta di niente o essere consapevoli e di conseguenza presenti a noi stess* e responsabili. Questo libro si legge in un’ora e può cambiare vite intere, perché apre spunti di riflessione, crea connessioni da approfondire, sensibilizza a un argomento troppo spesso affrontato nel modo sbagliato. Io ve l’ho detto, poi fare voi.
Ringrazio davvero tanto Eris per avermi permesso di leggerlo inviandomi la mia copia omaggio. E consiglio anche altri saggi di questa collana, come Cibo e identità.