Questa estate a Roma mi sono imbattuta in una nuova libreria. Aveva aperto da pochissimo e sono andata a curiosare. Si tratta di Libreria Bookstorie, in via Valsassina 15/17. Ho intervistato le libraie per voi.
Cari viaggialettori e care viaggialettrici, ormai lo sapete: se posso non me ne perdo una. Così quando ho saputo che a Roma apriva una nuova libreria indipendente sono andata subito a curiosare. Si tratta della libreria Bookstorie, un progetto nato dalla collaborazione e dal sogno di quattro amiche: Chiara Calò, Carla Campus, Ornella Gaudio e Francesca Schipa.
Nonostante fosse un’asfissiante mattina di agosto, Francesca e Carla mi hanno accolta con estrema gentilezza, anche se sono piombata in libreria senza preavviso. Mentre curiosavo tra la selezione, curatissima, di libri e mi gustavo gli ambienti della libreria, le due libraie mi hanno mostrato alcuni bellissimi albi per bambini e poi abbiamo chiacchierato un pochino della passione in comune per i libri.
Bookstorie a Roma è una libreria indipendente molto ben curata e piacevolissima da esplorare: ha spazi luminosi e ben organizzati, con tanti tocchi creativi che ne delineano l’identità. Le libraie mi spiegano che tra i progetti in cantiere ci sono anche presentazioni, mostre e tanto altro. Le ho intervistate per voi. Scopriamo di più sulla libreria Bookstorie a Roma.
Bookstorie a Roma: intervista alle libraie
In un periodo in cui le librerie indipendenti sono in difficoltà e chiudono, voi ne avete aperta una. Quando ha aperto Bookstorie e come nasce? È difficile aprire una libreria come la vostra oggi?
Ci sono librerie che in questi anni sono state capaci di resistere riflettendo, con i lettori, su un modello culturale più sostenibile, più inclusivo, più giusto. Bookstorie è aperta dal 24 luglio, nasce proprio attraverso altre librerie, luoghi che ci hanno permesso di incontrarci, conoscerci, confrontarci e decidere di metterci in gioco in prima persona. Noi abbiamo creato uno spazio, una possibilità. Come riempirlo, che direzione dargli,come trasformarlo nel tempo non lo sappiamo fino in fondo perché dipenderà molto dalle persone che incontreremo, dai lettori che ci sceglieranno. È una scelta impegnativa. Nel far fronte a questo impegno, siamo state molto aiutate dal fatto di essere quattro, molto diverse, complementari. Possiamo fare cose che ciascuna di noi da sola non riuscirebbe a fare. L’unica cosa che davvero ci accomuna profondamente è la volontà di contribuire a tenere vivo questo grande laboratorio che opera da nord a sud in tutto il nostro Paese attraverso le librerie.
Com’è organizzata la libreria? Ho notato tante case editrici indipendenti da voi. Come scegliete libri da esporre?
Le librerie sono corpi vivi, qualunque organizzazione abbiano è sempre perfettibile, transitoria. Cambiano i titoli, le edizioni, i temi che devono essere proposti e condivisi. In partenza, abbiamo deciso di dare molta visibilità agli editori che hanno creduto nel nostro progetto e ai titoli che ci sono sembrati più interessanti e sorprendenti fra quelli usciti negli ultimi anni. Ogni buon libraio sa che i lettori si aspettano questo, essere meravigliati, sorpresi e, qualche volta , essere spiazzati. Se la libreria cambierà molto e molte volte, allora vorrà dire che saremo state capaci di ascoltare i lettori da un lato e gli editori dall’altro. Il nostro è un mestiere che insegna a camminare su un confine, mettendo in comunicazione mondi apparentemente distanti.
Da libraie sarete anche grandi lettrici. Che tipo di lettrici siete? E qual è il libro del cuore per voi?
Carla: il buon esempio della mia famiglia e avere dei libri a disposizione mi ha fatto amare la lettura sin da subito, e l’essere diventata una libraia mi ha dato un motivo in più per leggere dei libri che altrimenti non avrei scelto. Prediligo la narrativa americana e i gialli e vorrei avere più tempo per rileggere quei classici che ho letto in maniera distratta negli anni della scuola. La mia libreria ideale fa sempre posto per i titoli che ancora devono uscire e che si annoderanno a quelli già letti.
Chiara: Penso che la lettura debba soddisfare molti bisogni, essere qualche volta impegnativa, qualche volta piacevole, quasi mai noiosa e – certamente – mai inutile. I libri inutili li abbandono. Faccio le orecchie ai libri, li sottolineo, penso che siano oggetti, quello che si deve preservare sono le parole, i significati. Penso anche che ci sia bisogno di rileggere, riscoprire, ricostruire e – anche se non ho un libro del cuore – ci sono alcuni titoli che vorrei sempre avere nella mia libreria ideale. Me ne vengono in mente tre Le vene aperte dell’America Latina di Eduardo Galeano, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e La voce a te dovuta di Pedro Salinas.
Francesca: Al contrario di Chiara, non faccio le orecchie a libri, né li sottolineo. Ma li presto, li dimentico, li rileggo, ne parlo: le parole e i pensieri, le impressioni che producono, devono circolare e restare vive. Sono una lettrice compulsiva, lo ammetto, ma selettiva : leggo molti noir ma in generale mi piace la “bella” scrittura, non importa se antica o contemporanea. Il mio libro preferito è quello in cui trovo anche una frase che mi fa venir voglia di tornare indietro a rileggerla.
Ornella: La lettura consente di essere superbamente e liberamente anarchici. Inoltre abbiamo bisogno di leggere, abbiamo bisogno di storie. Il testo scritto ha passato indenne i millenni. La lettura non sarà mai in conflitto né con il tempo né con la tecnologia. È un piacere, possiamo muoverci in libertà nella scelta dei titoli. Non deve essere necessariamente finalizzata se non alle “piccole estasi “ come le definisce Valeria Luiselli nel suo nuovo romanzo L’ archivio dei bambini perduti. Quel momento in cui parole e pensieri che non trovavano espressione compaiono su una pagina che stai leggendo. Le letture a cui ritorno spesso sono Bartleby lo scrivano di Melville e Persuasione di Jane Austen. Li rileggo sempre dopo sequenze di letture infelici o confuse. Sono i miei libri bussola.
Conoscete già Bookstorie a Roma? Vi aspetto nei commenti. Se invece volete scoprire altre librerie meravigliose non lontano da lì non perdetevi Libreria Tra Le Righe a Roma: bella e indipendente e Il Giardino del Mago: libri, professionalità e simpatia.