Pure foto del libro

10Qualche tempo fa Odoya mi ha gentilmente omaggiata di una copia di Pure, pensieri sessuali intrusivi. Ecco la mia recensione del libro che racconta la storia vera di Rose Cartwright.

Pure, pensieri sessuali intrusivi

Iniziamo con il dire che questo testo racconta una storia vera che ha dell’incredibile e che trovo estremamente importante il fatto che se ne parli e che storie come queste vengano raccontate. Devo confessare però che nonostante l’argomento sia molto interessante ho avuto qualche difficoltà a leggere il libro speditamente. Non so se sia stato lo stile dell’autrice o la struttura del libro, ma nonostante la storia raccontata sia inevitabilmente intima e personale, non ho mai sentito una connessione forte con l’autrice e ho trovato alcuni passaggi estremamente ripetitivi, lenti da leggere, a tratti noiosi. Ma andiamo con ordine, perché questo libro racconta di un DOC, un disturbo ossessivo compulsivo molto particolare, chiamato “Pure O”. Una vera e propria trappola della mente umana, e dunque probabilmente il senso di claustrofobia, ripetizione e “circolo vizioso” fa tristemente parte del gioco.

Trama del libro

Rose è giovanissima quando inizia a visualizzare nella sua mente immagini sessuali vividissime, intrusive, molto esplicite e, neanche a dirlo, sempre fuori luogo. Non importa dove si trovi, con chi stia condividendo il momento, se la situazione è seria, leggera, pericolosa, ordinaria; non importano le mille domande, le risposte e le strategie per provare a contrastare il tutto: i pensieri e le immagini nella sua mente sembrano avere vita propria.

Ossessioni? Perversioni? Va tutto bene? Sono una pedofila? Sono omosessuale? Sono eccitata adesso? Chi sono davvero? Queste sono solo alcune delle tartassanti domande che incessantemente affollano i pensieri di Rose, mentre il panico la assale e l’ansia la divora. Mentre la sua vita scorre tra diagnosi e terapie sempre poco funzionali per circa dieci anni.

Finalmente, con molta fatica, Rose scopre di essere malata: il suo è un disturbo ossessivo compulsivo che si chiama Pure O, che è molto poco conosciuto e per questo difficile da scovare. La vita di Rose stava letteralmente andando a rotoli: come spiegare tutto a amici, familiari, amori, professionisti? Come si può uscire nel mondo quando sei intrappolata nella tua testa?

Pure libro edito da Odoya

Perché leggere Pure

Come anticipato c’è stato qualcosa che si è frapposto tra me e una lettura spedita del libro, che pure è breve, circa 230 pagine. Diverse volte mi sono ritrovata annoiata o poco coinvolta. In ogni caso in generale la storia che è capitata a questa persona, l’inferno che ha dovuto affrontare e il coraggio che ha avuto nel rendere pubblico, esplicito e nero su bianco quella che è stata la sua esperienza personale sono motivi più che validi non solo per affrontare la lettura, ma anche e soprattutto per continuare a informarsi. Approfondire, chiedere, cercare dei canali di comunicazione e divulgazione che sono ancora troppo poco alla portata di tutti, soprattutto quando si tratta di salute mentale.

Pure: la serie tv su RaiPlay

In ogni caso, se prima di leggere il libro foste curiosi,per farvi un’idea su RaiPlay c’è la serie tv creata da Kirstie Swain, diretta da Aneil Karia e Alicia Macdonald e interpretata da Charly Clive. Più “leggera” nella narrazione rispetto al libro forse, ma altrettanto interessante e inquietante.

Ringrazio molto Odoya per avermi fatto riflettere ancora una volta, attraverso i suoi libri, su questioni importanti e delicate come la salute mentale e per avermi fatto scoprire qualcosa che non sapevo.

Sapevate che Pure è stato tradotto da Le Sex en Rose? Avete letto già Sex Toys, sempre edito da Odoya? Lo trovate qui.