La vasca del Führer libro

La vasca del Führer è un libro di Serena Dandini pubblicato da Einaudi che racconta la vita di Lee Miller. Ecco la mia recensione.

Qualche tempo fa Einaudi mi ha inviato una copia di La vasca del Führer, di Serena Dandini. Mi piacerebbe oggi scriverne la recensione, perché ho davvero apprezzato questa lettura su più livelli. Vi racconto tutto.

La vasca del Führer: trama

Innanzitutto il libro è assolutamente ipnotico perché ruota intorno alla figura di una donna affascinante, enigmatica e poliedrica, che ha vissuto una vita che ha dell’incredibile. La protagonista è infatti Lee Miller Penrose: icona della moda, musa ispiratrice di grandi artisti, fotografa di talento, fotoreporter e corrispondente di guerra; una donna emancipata e incredibilmente libera nel pieno del 1900.

Il libro, che sembra una biografia romanzata, racconta le diverse fasi della vita di Lee Miller a partire dagli anni in cui ha lavorato come fotoreporter di guerra nei campi di Dachau e Buchenwald con l’iconica fotografia scattatale da David Sherman e che la ritrae nuda mentre fa un bagno nella vasca di Adolph Hitler.

Da qui attraverso diversi salti temporali discontinui seguiamo questa brillante donna dalla personalità camaleontica attraverso infanzia, adolescenza, vita da adulta e infine vecchiaia. Ne conosciamo i successi professionali, ne intravediamo turbamenti, debolezze e ambizioni.
Intorno alla protagonista ruotano una serie di persone che hanno fatto parte della sua vita: grandi artisti, familiari, professionisti del mondo della moda, amanti; da Picasso a Man Ray, da Audry Whiters a Max Ernst.

Lee Miller: quando una vita non basta

L’aspetto più stupefacente nel leggere La vasca del Führer è rendersi conto che una sola persona, per di più una donna nel pieno Novecento, abbia potuto vivere una vita così incredibile. Libera da schemi, etichette e ruoli; ambiziosa, spavalda e ostinata, Lee Miller ha piegato le convenzioni dell’epoca, ha inventato le regole della sua vita, ha seguito sempre e solo se stessa. Spinta probabilmente da fiamme invisibili che le ardevano dentro, non si è mai fermata, consumando non solo una vita, ma molte, molte di più.

A leggere oggi di lei si potrebbe pensarla ancora in giro per il mondo a esplorare, sperimentare, sfidare i tempi che corrono con quello sguardo fiero e misterioso. Invece Lee Miller è vissuta nel secolo scorso, sperimentando una libertà personale, professionale e sessuale che forse era concessa soltanto agli uomini.

Dentro La vasca del Führer

La fotografia emblematica che dà il titolo al libro ci mostra cosa c’è dentro la vasca del Führer. Vi troviamo una donna nuda e ancora molto affascinante, che ha architettato insieme al suo collega uno scatto che è rimasto nella storia. Ci troviamo anche lo scacco al regime nazista nei giorni vittoriosi della Liberazione; ci troviamo tecnica, genio e forse un filo di arroganza e follia.

Man Ray (1890–1976); A l’heure de l’observatoire – les amoureux (Observatory Time – The Lovers), 1964, after a canvas of c.1931; Color photograph; 19 5/8 x 48 3/4 in. (50 x 124 cm); The Israel Museum, Jerusalem; © 2011 Man Ray Trust/Artists Rights Society (ARS), New York/ADAGP, Paris/ Photo © The Israel Museum by Avshalom Avital.

Per quanto riguarda il libro invece, dentro La vasca del Führer ci sono tantissimi riferimenti a luoghi, opere d’arte, fatti storici, personaggi realmente esistiti, moda e tendenze di epoche diverse: impossibile leggere passivamente senza approfondire e effettuare ricerche per vedere con i propri occhi di cosa parla l’autrice, come quando viene citata l’opera di Man Ray intitolata The Lovers e che ritrae le due gigantesche labbra di Lee Miller galleggiare a mezz’aria nel cielo di un paesaggio cupo.

Perché leggere La vasca del Führer

Questo libro mi ha sorpresa su più livelli: mi ha sorpreso lo stile e la struttura del testo; la vita della protagonista; la quantità di informazioni assolutamente affascinanti che riguardano il contesto storico. Leggerlo è stato come immergersi per qualche tempo in tanti mondi diversi: tra i pennelli sporchi di colore degli artisti del primo Novecento e poi ancora tra le macerie lasciate dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale; tra le stoviglie familiari di una casa di campagna e poi sotto i riflettori dei set fotografici di alta moda; tra dune del deserto e viali alberati in scintillanti città europee… tra le mille vite di Lee Miller, protagonista indimenticabile di cui vorrei sapere ancora un po’ di più.
Ringrazio molto Einaudi per avermi pensata e per avermi inviato questo libro che ho apprezzato tantissimo.

Se siete alla ricerca di altri libri che hanno come protagoniste donne che hanno vissuto vite incredibili vi consiglio di leggere questo libro su Yoko Ono edito da Add.