Ben venga il piacere libro

Ben venga il piacere, guida pratica alla sessualità femminile e femminista, è un libro di Giorgia Fasoli, edito da Le plurali. L’ho letto davvero con piacere, se posso permettermi il gioco di parole. Vi racconto perché.

Ben venga il piacere, guida pratica alla sessualità femminile e femminista

Ben venga il piacere, guida pratica alla sessualità femminile e femminista, è un libro che ho scoperto a Bologna lo scorso settembre al FLUSH, festival dell’editoria femminista. Copertina dai colori sgargianti, un titolo accattivante, impossibile non notarlo anche se di formato piccolino. Sin da subito ho saputo che sarebbe stata una lettura che avrei amato e consigliato: tutto ciò di cui avevo bisogno per fidarmi era lì, nel sottotitolo. Alcune parole chiave che sono ormai porto sicuro: “femminile e femminista“.

Il libro è scritto da Giorgia Fasoli, psicologa e sessuologa clinica e contiene la prefazione di Stella Pulpo, autrice del blog Memorie di una vagina e scrittrice. La casa editrice che lo ha portato alla luce, Le plurali, pubblica libri di saggistica e narrativa esclusivamente d’autrici. Questo libro si inserisce nella collana Le bussole, guide femministe in formato tascabile.

Perché leggere questo libro

Questo libro, proprio come tutti i libri del mondo, possono leggerlo tutte le persone che sanno leggere. Poche pagine, concetti chiari, illustrazioni coloratissime, niente giri di parole, un linguaggio e un approccio accoglienti e inclusivi. Ah, l’editoria che vorrei! Si parla di sessualità femminile e femminista. Questo lo rende un libro per donne? Come detto poco sopra, i libri una volta pubblicati possono leggerli tutt3. Per informarsi, per crescere, per cambiare idea oppure no. Per viaggiare con la fantasia, per estraniarsi dalla realtà, nel caso di romanzi. Ma per il resto, in questo librino c’è così tanto da sapere, da condividere, da portare di più nel mondo che ancora obbedisce a una struttura patriarcale e risponde a una visione maschilista. In questa piccola guida troverete quello che si trova di solito nelle guide: spiegazioni, punti di riferimento, “mappe”, informazioni. Dall’autoerotismo alla menopausa, dalla maternità agli orientamenti sessuali, dall’anatomia alla psicologia. C’è addirittura un posizionario per un sano sesso sicuro, inclusivo e creativo. Quello che non ci troverete saranno schemi preconfezionati che cercano d’ incasellarci in modellini tutti uguali, non ci troverete un linguaggio arrogante, non ci troverete luoghi comuni o tabù.

Ma c’era bisogno di una guida?

Che domande. Se pensiamo che oggi, nell’era più evoluta e avanzata della storia dell’umanità (o almeno così dovrebbe essere) sappiamo ancora così poco della sessualità femminile! Sacrificata, sminuita, nascosta, non studiata, mortificata, è sempre stata una protagonista scomoda nella storia del mondo. Ancora oggi abitiamo i nostri corpi spesso alla cieca, guidat3 da tabù e giudizi che abbiamo introiettato, inseguendo valori e obiettivi che la società ci impone come necessari se non vogliamo essere lasciat3 indietro, ma che non ci corrispondono affatto. Come in qualunque processo di liberazione, il primo passo è la conoscenza. E allora per quanto riguarda anche i nostri corpi e la nostra sessualità iniziamo dal conoscerci. Serviva una guida? Se qualcuno lo chiedesse a me risponderei che una non basta, ne servirebbero molte e molte di più. Grazie Le plurali per avermi permesso di leggere questo libro. Grazie per il lavoro preziosissimo di divulgazione e sensibilizzazione che portate avanti con passione e professionalità. Auguro a questa piccola guida di fare il giro del mondo, per accompagnare in un viaggio inclusivo, libero e fiero quant3 più persone possibili.