Acqua salata è un romanzo di Jessica Andrews, edito da NN Editore, e che ho amato tanto. Ambientato in Irlanda, racconta il viaggio di una giovane donna per ritrovare se stessa. Ecco la mia recensione.
Qualche tempo fa ho avuto il piacere di leggere Acqua salata, di Jessica Andrews. Questo romanzo mi ha emozionata tanto e sono molto grata a NN Editore per avermene inviata una copia. Sarà stata l’Irlanda che mi è arrivata dritta addosso, saranno state la sensibilità e la profondità della protagonista che mi hanno parlato piano, ma questo libro l’ho sentito a lungo sottopelle. Abituata alla qualità altissima dei libri di NN, posso dire con certezza che questo è di gran lunga il mio romanzo preferito tra quelli letti finora dal loro catalogo. E allora come mai non ne avevo ancora scritto?
Sul mio account Instagram ogni tanto tiro fuori dei contenuti dedicati a questo libro: citazioni, consigli di lettura. Però non avevo ancora scritto una recensione. Quando ho letto questo romanzo mi sono sentita toccata nel profondo, e probabilmente l’ho sentito troppo vicino: avevo bisogno di frapporre della distanza.
Acqua salata: trama
Lucy è una giovane donna che ha appena concluso il suo percorso di studi e vive a Londra. Apparentemente davanti a lei si spalancano tutte le strade del mondo, eppure quella che sceglie di percorrere torna indietro. Lucy si interroga tanto, si sente persa. E allora ecco che il viaggio che intraprende la porta in un solitario cottage in Irlanda, la vecchia casa del nonno, dove bisogna re-imparare ad abitare con poco, a stare. Il suo viaggio la porta via dalle chiassose strade di Londra, dove la vita è sempre in movimento, sempre inafferrabile, e le fa ritrovare se stessa sulle spiagge fredde e desolate del Donegal dove l’oceano grida forte, dove tutto sembra sempre uguale, tranne te. Ripercorrendo i passi e la storia della sua famiglia, fidandosi del suo istinto, Lucy troverà la sua voce e capirà che le sue radici non la inchiodano al suolo, ma le indicano la via. La strada che sta cercando la riporta da se stessa, a casa.
Perché leggere Acqua salata
Scritto magistralmente, questo romanzo può parlare a molte persone. Perfetto per chi si sente un po’ irrequietə e si sta chiedendo se non sia ora di andar via, ma anche per chi invece ha voglia di tornare. I racconti di vite passate che si intrecciano all’interno della stessa famiglia affascineranno chi è attratto dal richiamo dei ricordi, mentre chi soffre di nostalgia d’ Irlanda si sentirà di nuovo a casa.
La poesia con cui la protagonista esprime i suoi pensieri in questo percorso di crescita personale arriverà di certo a tutt3.
Io e l’uomo crolliamo a letto e allungo una mano verso di lui, mezza addormentata. La mia mano sfiora la stessa pelle nuda che toccavo quando giocavamo a rincorrerci, tantissimi anni fa. Da qualche parte non esistiamo ancora, e zia Kitty sta dormendo in questa stanza insieme a suo marito, il maggiore dell’IRA. Da qualche parte nel futuro, forse mia figlia starà dormendo in questo letto. Quasi non riesco a pensare a tutto quello che si porterà dentro.
Grazie sempre NN Editore per la fiducia.